Quando il carattere fa la differenza

Verdana,  Arial,  Times New Roman,  Georgia,  Trebuchet,  Comic Sans

questo quanto avevamo a disposizione fino a poco tempo fa: 6 tipi di caratteri con i quali costruire pagine web che si potessero leggere in maniera chiara e ottimale anche sugli schermi a bassa risoluzione.

Utilizzare altri font era sconsigliato dato che si rischiava di penalizzare la lettura ed ogni browser poteva interpretare il carattere a modo suo rovinando l’effetto desiderato. Tanto che era abitudine creare titoli come immagini grafiche per poterli rendere più stilosi, con vari inconvenienti.

Oggi, grazie all’evoluzione dell’HTML, dei CSS e dei browser, possiamo finalmente dire addio a questa monotonia e sbizzarrirci con la scelta di tanti tipi diversi di FONT. Anzi… quando si tratta di Web Design, la tipografia è ora un elemento fondamentale che può fare la differenza nell’aspetto di un sito.

Nel mondo del design digitale, quindi, la tipografia gioca un ruolo di primo piano e saperla utilizzare, non è solo una tecnica, ma una vera e propria arte, che implica anche il dover tener conto di alcune problematiche molto complesse correlate alla scelta dei FONT. In questo ci può essere d’aiuto Google che mette a disposizione una libreria ricchissima di font di ogni genere, che possono anche essere cercati per genere e stile e scaricati gratuitamente, ma non basta.

Insomma, siamo alle solite…. non è così facile come può sembrare!

Prima di tutto bisogna aver ben presente quale stile di carattere può essere adatto al nostro sito: se deve trasmettere professionalità, eleganza, romanticismo, classicità allora i caratteri più indicati sono i Serif, quelli con le “grazie”. Se invece il sito ha caratteristiche moderne con linguaggio amichevole e contenuti neutri, è meglio optare per i caratteri cosiddetti a bastoni, e quindi senza grazie: i Sans serif. (Vedremo in seguito cosa sono queste “grazie”)

Ci sono poi i caratteri Hand Writing, che imitano la scrittura a mano, ma vanno utilizzati con cautela perchè possono risultare poco chiari e difficili da leggere.

Poi dobbiamo distinguere i tipi di caratteri più indicati in funzione della tipologia dei contenuti e dei  dispositivi su cui andranno letti.

Non è più di moda come un tempo utilizzare lo stesso tipo di carattere su tutto il sito, ma è invece molto diffusa la tendenza ad abbinare diversi tipi di font per le diverse parti del contenuto testuale.

La cosa più importante è partire dalla scelta del FONT, del suo colore e delle dimensioni, per il corpo della pagina (body) e poi abbinare quelli dei menù, dei titoli, dei contenuti strillati ecc., perchè è il testo del body che deve essere leggibile prima di tutto il resto, anche alle risoluzioni più basse e negli schermi più piccoli, oltre che nel foglio stampato.

come sempre… prima la sostanza e poi la forma!

Quindi, quando si tratta della scelta tipografica per un sito, la prima questione da considerare è il rapporto tra la struttura delle parole ed i contenuti che sono destinate a trasmettere, poi bisogna pensare a come il testo verrà letto e tradotto dai vari dispositivi e solo dopo aver risolto questi punti si può pensare anche al design.

Ma cosa sono allora queste “grazie”?
Sono dei particolari allungamenti alla fine dei tratti che donano loro un movimento e uno stile particolare e graziato, da qui il loro nome. Erano utilizzate particolarmente nella scrittura antica.

0 replies on “Quando il carattere fa la differenza”