Come indicizzare un sito su Google

Hai creato un sito o un blog e non sai come farlo comparire su Google?

Certo, non avrebbe alcun senso avere un sito Internet che non si trova su Google e su gli altri motori di ricerca.

Quindi, una volta pubblicato, il sito deve essere indicizzato, ovvero deve essere incluso negli indici, come dice la parola stessa, ed è indispensabile perchè i potenziali clienti, o semplici visitatori, trovino il tuo sito sul Web.

Molto spesso Google riesce a trovare automaticamente i nuovi siti tramite gli spider che scandagliano il Web. Questo succede più facilmente se abbiamo messo il link del sito da qualche parte, per esempio su un altro sito, sulla scheda Google MyBusiness della nostra attività, su un social media ecc.

Puoi verificare se il tuo sito è indicizzato facendo una ricerca di questo tipo “site:tuosito”, dove “site” è un comando che chiede a Google di dare come risultato tutte le pagine solo di quel sito.

Come potrai vedere, facendo questa ricerca, Google ti propone subito di utilizzare la sua Search Console, più conosciuta come “Google Webmaster Tools”, ovvero un pannello di strumenti utili per monitorare lo stato di salute del sito e il suo posizionamento. Vedremo più avanti come funziona.

La procedura da seguire per una corretta indicizzazione non è difficile, ma occorre prestare molta attenzione ed eseguire tutto correttamente per non ritrovarsi ad avere spiacevoli sorprese, come posizionarsi in un settore di mercato che non è il nostro, o per delle parole chiave che non ci interessano e non ci portano risultati.

Come prima cosa serve un file sitemap.xml dove vanno elencate le URL delle pagine che vuoi indicizzare, nel formato definito dal protocollo, con informazioni sulla frequenza di aggiornamento ed il livello di priorità. La compilazione manuale di questo file potrebbe essere piuttosto lunga e complessa, ma per fortuna abbiamo diversi tool gratuiti che ci vengono in aiuto.

Sitemap plugin per WordPress

Se il sito è in WordPress, è sufficiente installare un plugin come ad esempio:

Google XML Sitemaps by Arnee Brachhold
supporta tutti i tipi di pagine generate da WordPress e avvisa tutti i principali motori di ricerca ogni volta che crei un nuovo post o una nuova pagina. La tua sitemap sarà disponibile all’indirizzo www.tuosito.xx/sitemap.xml

Basta fare una ricerca su Google e si possono trovare tanti diversi strumenti per creare la sitemap di un sito. Quello che ti suggerisco qui è quello che utilizzo io di solito

GOOGLE SITEMAP GENERATOR di SeoUtility – fino a 5.000 URL

Una volta fatto il download del file, dovrai caricarlo via FTP nella root principale del tuo sito, in modo che sia raggiungibile a un indirizzo di questo tipo: www.tuosito.xx/sitemap.xml

Ci sono anche generatori di sitemap per le immagini, che hanno un codice di compilazione diverso da quello delle sitemap per le pagine web.

Se il tuo sito non ha più di 1000 pagine, puoi utilizzare questo tool molto semplice:

Free image sitemap generator di Angel Digital


Scopri qui perchè dovresti indicizzare anche le immagini:

Cerca con Google, come funziona


Aggiungi la sitemap alla tua Google Console

Per attivare la Google Console, bisogna accedere con un account Google e di seguito inserire l’URL del sito dimostrando di averne la proprietà.

SCOPRI QUI COME FARE

Una volta attivata la console, vai alla voce “sitemap” disponibile nel menù a sinistra del pannello.

Qui inserisci l’URL della tua sitemap.xml e inviala.

Puoi inserire più di una sitemap, purchè i file siano tutti nominati in modo diverso. Ad esempio puoi inserire anche la sitemap delle immagini, che potresti aver nominato “sitemap_images.xml”.

A questo punto Google inizierà a verificare i contenuti del tuo sito. Non sarà un processo immediato, quindi aspetta qualche giorno prima di controllare i risultati e visualizzare i rapporti disponibili nella console. Sarà lo stesso Google ad avvisarti via email quando avrai dati disponibili. Ti arriveranno notifiche anche nel caso in cui risultassero delle violazioni alle norme di qualità per la ricerca di Google, se si presentassero problemi di scansione o indicizzazione e nel malaugurato caso in cui il tuo sito dovesse essere stato compromesso.

 

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