Come arrivare primi su Google e rimanerci

Primi su Google

Essere primi su Google per distinguersi dalla concorrenza e aumentare le visite al sito.

Migliorare posizionamento su Google con la SEO

“Puoi fare arrivare il mio primo su Google?”

Posizionare il sito web ai primi posti su Google. Questa è la richiesta di tutti i miei Clienti. Ed è una richiesta lecita perchè se un sito non non è tra i primi su Google e gli altri motori di ricerca, difficilmente porterà dei risultati in termini di nuove visite e di conseguenza nuovi clienti o contatti.

Infatti, le persone usano la ricerca su Google anche solo per informarsi prima di effettuare un acquisto, sia esso online che in un negozio fisico. Stessa cosa per i servizi, i viaggi, i ristoranti…

Non essere posizionati ai primi posti su Google è penalizzante, non solo in termini di visite al sito, ma anche per una questione di immagine. Essere primi su Google equivale ad essere i migliori nel proprio settore e questo significa emergere nei confronti della concorrenza.

Tuttavia, è bene sapere che essere primi su Google non è una richiesta plausibile. Si parla infatti di posizione media di un sito nel ranking, perchè i risultati non sono sempre uguali per tutti, essendo condizionati da vari elementi che Google considera prima di fornire un risultato di ricerca, come ad esempio la geolocalizzazione, le ricerche precedenti, i siti più visitati. Scopri come funziona la ricerca su Google

Posizionamento sito web

Novità SEO per il 2023

Quali sono secondo gli esperti le principali tendenze SEO da seguire per arrivare ai primi posti nei motori di ricerca nel 2023?
Per Google la competenza dell’autore e la qualità dei contenuti sono da sempre i principali elementi di valutazione per un sito web, ma quest’anno in particolare Google richiede pagine web ad alte prestazioni per soddisfare le richieste degli utenti.

A partire da dicembre 2022, con l’uscita di un nuovo aggiornamento dell’algoritmo, il popolare acronimo EAT di Google (Expertise, Authority, Trust) ha aggiunto anche la E di Experience. Uno dei motivi di questa maggiore attenzione sulla competenza è dovuto alla proliferazione di contenuti SEO al solo scopo del posizionamento del sito web per parole chiave ad alto volume di ricerca. Google vuole assicurarsi che l’autore di un contenuto abbia un’esperienza diretta e reale con l’argomento discusso. E’ quindi essenziale attenersi all’argomento principale del sito e alle tematiche del settore. Possiamo dedurre che Google stia cercando di limitare il moltiplicarsi di siti web basati esclusivamente sugli annunci pubblicitari a discapito dell’utilità e veridicità dei contenuti.

Affidati ad un professionista SEO

Questa è sicuramente la soluzione migliore per essere sicuri di rispettare le linee guida di Google e non incorrere in penalizzazioni nel ranking.

Per arrivare primi nei motori di ricerca, occorre lavorare intensamente e costantemente ed avere un sito ottimizzato per il posizionamento. I risultati molto spesso arrivano a distanza di mesi, quindi bisogna anche avere molta pazienza, monitorare di continuo la situazione ed essere in grado di perfezionare la strategia se necessario.

La SEO non è un lavoro semplice, richiede competenza, molto impegno e tempo. Se ti senti sopraffatto da un impegno di questo tipo, rivolgiti ad un professionista che si occupi della SEO per il tuo sito. Questo ha i suoi costi, certo, ma considera che, se dovessi acquistare visibilità tramite le campagne a pagamento, dovresti investire un budget mensile per sempre, perchè, una volta chiusa la campagna, il tuo sito non sarà più visibile come prima. Con un consulente SEO invece, una volta raggiunto un buon posizionamento puoi riuscire a mantenerlo nel tempo con un minimo sforzo.

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Essere in prima pagina su Google

Si sa… al primo posto su Google ci può stare solo un sito, e nella prima pagina delle SERP (risultati di ricerca) ce ne stanno al massimo 10, tra le migliaia o anche milioni di siti che rispondo alla stessa query di ricerca! Alcuni pensano ancora che ci sia un sistema che garantisce il posizionamento su Google, o che si possa pagare per arrivare là in cima. Purtroppo, o meglio per fortuna, non è proprio così… almeno per quanto riguarda i risultati organici. E’ eventualmente possibile acquistare annunci Google Ads, e funziona, ma è un altro discorso.

In realtà, per quanto riguarda il posizionamento organico (non a pagamento), è lo stesso Google a decidere a che posto deve stare un sito nel ranking di ricerca e lo fa sulla base dei risultati dei suoi algoritmi: formule che incrociano dati e stabiliscono quali sono i siti più adatti a soddisfare le richieste degli utenti per un determinato argomento.

Periodicamente Google rilascia aggiornamenti degli algoritmi che incidono nella classificazione dei siti e questo può portare ad un repentino cambiamento del ranking per alcuni siti.

Eventuali sbalzi di posizionamento non sono sempre imputabili a qualcosa di sbagliato fatto a livello di gestione del sito stesso, ma molto spesso è lo stesso Google che ha cambiato qualcosa nei sistemi generali di valutazione nell’intento di soddisfare sempre al meglio possibile le aspettative degli utenti. Alcune pagine web possono risultarne penalizzate, altre possono guadagnare visibilità.

Google consiglia ai gestori dei siti di seguire le sue linee guida sulla qualità e di implementare i sui suggerimenti per l’ottimizzazione. Ma il primo e più importante consiglio è di

offrire i migliori contenuti possibili, dato che è questo aspetto che i nostri algoritmi cercano di premiare… Questi tipi di aggiornamenti, insieme agli strumenti e ai consigli che offriamo, sono il modo in cui ci assicuriamo di continuare a connettere gli utenti con i creatori di contenuti, le aziende e altri che hanno le informazioni utili che stanno cercando”

Google Search Central

Indicizzazione e posizionamento

Facciamo chiarezza

A volte questi i termini “indicizzazione” e “posizionamento” vengono utilizzati in maniera impropria. Per questo vorrei prima di tutto fare chiarezza sul loro significato.

INDICIZZAZIONE

Quando parliamo di sito web indicizzato, ci riferiamo ad un sito che è presente negli indici dei motori di ricerca entro i primi 100 risultati per alcune chiavi di ricerca (parole chiave). Indicizzare un sito significa far sapere ai motori di ricerca che questo sito esiste. Molto spesso non serve fare niente di particolare, basta mettere il sito online e linkarlo da un altro sito, da una scheda di Google MyBusiness, da una pagina social ecc. così che prima o poi i crawler dei motori, che vanno a scandagliare costantemente il web, si accorgano della sua presenza e lo inizino a prendere in considerazione.

Ma la soluzione migliore è sempre quella di registrare il sito e fornire ai motori una sitemap, ovvero un elenco ordinato delle pagine web che ci interessa indicizzare, dando a ciascuna URL un livello diverso di importanza e altre indicazioni che possono essere utili.

POSIZIONAMENTO

Una volta indicizzata una pagina web la troveremo probabilmente nelle retrovie dei risultati di ricerca per determinate parole chiave che ci interessano. Ed è da qui che iniziamo a parlare di posizionamento, ovvero la scalata per farla arrivare ai primi posti sui motori di ricerca.

Come apparire su Google tra i primi risultati

Come si riesce a far apparire un sito web tra i primi risultati di Google?

Abbiamo capito che non è semplice ed è proprio qui che entra in gioco una tecnica, la SEO:  search engine optimization – ottimizzazione per i motori di ricerca. In realtà, più che di tecnica pura e semplice, si parla di un’arte, dato che, per riuscire ad ottimizzare un sito web, al fine di migliorarne il posizionamento su Google, non serve solo una profonda conoscenza degli aspetti tecnici ma anche molta esperienza, intuito e sperimentazione. Se una strategia non funziona se ne deve adottare un’altra fino ad ottenere il miglior posizionamento possibile.

Volendo provare da soli, il mio consiglio per apparire su Google nelle prime posizioni è quello di puntare prima di tutto sulla qualità dei contenuti, come vedremo anche nel prossimo paragrafo, ovvero:

  • inserire informazioni utili per gli utenti, approfondite e dettagliate
  • creare testi unici, originali, niente copia/incolla da altri siti
  • completare le informazioni testuali con link di approfondimento verso siti autorevoli, immagini, possibilmente video e infografiche
  • collegare tra loro le pagine del sito attraverso link testuali

Posizionare un sito senza SEO

E’ possibile posizionare un sito in prima pagina senza ricorrere alla SEO?

Ti sembrerà strano che io lo dica, ma in realtà in certi casi è possibile, soprattutto quando, per le parole chiave che ti interessano, i siti web già posizionati non sono molto forti dal punto di vista dei contenuti e dell’ottimizzazione.

Però va detto che è sempre più raro imbattersi in questo tipo di eventualità dato che chiunque voglia fare business online sa che deve ottimizzare il proprio sito web per sperare di avere successo.

Infatti, se vuoi posizionare il tuo sito in prima pagina su Google, devi necessariamente far retrocedere un sito che è già lì presente e chissà da quanto tempo. Quindi, devi convincere Google che il tuo sito è migliore.

Come salire di posizione sui motori di ricerca

Analizza le ricerche

Cerca di capire quello che le persone cercano sul web e non puntare a posizionarti per parole chiave troppo generiche o troppo competitive.

Quando cerchi qualcosa su Google ed inserisci una parola chiave, vedi che il motore di ricerca ti suggerisce altre chiavi di ricerca aggiungendo altri termini in modo che tu possa trovare esattamente quello che stavi cercando.

Bene, prova a metterti nei panni del tuo pubblico di riferimento ed effettua delle ricerche per scoprire quello che Google suggerisce. Si chiama search intent e si basa proprio su un’analisi delle ricerche effettuate in precedenza nell’ambito di un determinato argomento o termine di ricerca. Questo tipo di analisi ti aiuterà a capire quali contenuti dovrai produrre per intercettare il tuo pubblico.

Analizza la concorrenza

Una volta creato il tuo elenco di parole chiave a coda lunga (formate da almeno 3 o anche più parole), prova a fare una ricerca per ciascuna di esse e prendi nota dei siti che sono posizionati “primi su Google”, escludendo eventuali portali, siti istituzionali o puramente informativi. Definisci quali sono i tuoi competitor online, che potrebbero non coincidere con i tuoi reali concorrenti, ma sono quelli che devi cercare di superare nel ranking di Google.

Ottimizza il sito per il posizionamento Google

Una volta analizzate le pagine web dei tuoi competitor che sono posizionate ai primi posti nei motori di ricerca, cerca di produrne di migliori, più ricche di contenuti di qualità, e inserisci le tue parole chiave in ogni elemento ottimizzabile per aiutare Google a capire di cosa parla la tua pagina.

  • Testo del titolo H1 e sottotitolo H2
  • Testo dei titoli dei paragrafi da h3 a h6 (suddividi il contenuto in paragrafi descrivendoli con un titolo)
  • Testo alternativo di ogni immagine (tag “alt”)
  • Parola chiave nel primo paragrafo e in altri punti del testo evidenziandola in grassetto

Nell’utilizzare le parole chiave ricorda di non esagerare e fai in modo che siano inserite nel testo in modo naturale, senza forzature.

I meta tag sono altri elementi importanti da ottimizzare. Si tratta dei tag “title” e “description” che non sono visibili nel corpo di una pagina web, ma inseriti nel codice sorgente. Vengono letti soltanto dai crawler dei motori di ricerca e riportati nelle SERP. Le parole chiave inserite nel tag title hanno un particolare peso nel posizionamento del sito, quindi è importante ottimizzare al meglio questo elemento. La description, se non editata, viene riportata dallo stesso Google andando a prendere le parti del testo dell’articolo dove sono incluse le parole chiave che corrispondono alla query di ricerca.

Scopri come utilizzare il meta tag “description” per ricevere più click.

Crea un blog o una sezione di articoli e tienili aggiornati

Cerca di incrementare costantemente i contenuti del sito con la pubblicazione di nuove pagine web attraverso la gestione di un blog o una sezione news. Nel 2011, quando Google ha pubblicato l’aggiornamento dell’algoritmo Panda, ha lanciato un messaggio ai web builder: non lasciare che il tuo sito diventi obsoleto. Ciò significava che i siti sarebbero stati premiati per il miglioramento continuo dei loro contenuti, aumentando la quantità e la qualità delle pagine web pertinenti e di risorse utili per l’utente. Ed è tutt’ora così.

Ogni nuovo articolo che pubblichi conta come una nuova pagina indicizzata e gli articoli possono anche essere promossi e distribuiti sui social media per indirizzare traffico aggiuntivo al sito.

Scrivi pensando a quello che può essere utile al tuo pubblico, non a te o alla tua azienda.

Per fare in modo che il blog sia efficace per il posizionamento del sito, crea contenuti scegliendo una parola chiave per ogni articolo. Scrivi del tipo di cose che i tuoi potenziali clienti sono interessati a conoscere. Non essere eccessivamente promozionale sui tuoi prodotti, concentrati sul settore e sulle soluzioni nel loro insieme.

Non smettere mai di sviluppare e ottimizzare il sito

Se il tuo sito ha raggiunto un buon posizionamento su Google, per mantenerlo devi continuare a aggiornare costantemente i contenuti e a migliorare il sito nel tempo. Continua a farlo crescere con nuovi strumenti, risorse e contenuti informativi utili per il tuo pubblico di riferimento.

Crea una rete di link in entrata, ma di qualità

I collegamenti in entrata vengono creati quando altri siti Web rimandano al tuo sito come risorsa pertinente a supporto del loro contenuto. Ottenere collegamenti da siti di clienti o fornitori, portali o siti di settore autorevoli può davvero aumentare la valutazione del tuo sito Web per i motori di ricerca. Anche i comunicati stampa sono un modo efficace per ottenere dei link in entrata e possono aiutare ad aumentare la popolarità del sito.

Analizza, perfeziona e ripeti

Niente di ciò che avrai fatto fin qui sarà perfetto e definitivo. Dovrai sempre tenere sotto controllo la situazione ed avere una strategia di revisione. Tieni traccia dei successi e degli insuccessi. Dedica più tempo alle parole chiave che non hanno portato risultati e ripeti i passaggi che hai seguito per quelle che invece hanno avuto successo. Migliorerai man mano con la tua esperienza.

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Se vuoi approfondire ulteriormente, qui di seguito troverai altre informazioni sulla SEO, utili per capire quello che occorre fare per posizionarsi su Google, e di conseguenza sugli altri motori di ricerca.

Google è alla continua ricerca di affermarsi e di rimanere il miglior motore di ricerca al mondo. Per riuscirci deve dare ai suoi utenti dei risultati di ricerca sempre più performanti ed è per questo che lavora costantemente sia sugli algoritmi che sulle linee guida dei quality raters, una nutrita squadra di persone fisiche che hanno il compito di valutare proprio la qualità dei contenuti delle migliaia e migliaia di pagine web che rispondono ad una query di ricerca.

Tuttavia, ci sono dei “pilastri” della SEO che rimangono fondamentali. Primo fra tutti il contenuto. Senza un buon contenuto non si può pensare di arrivare facilmente primi su Google.

SEO è l’arte di ottimizzare un sito web per migliorarne il posizionamento su Google e di conseguenza su altri motori di ricerca

La SEO (search engine optimization – ottimizzazione per i motori di ricerca) è proprio l’arte di “far piacere un sito a Google”, e di conseguenza a tutti gli altri motori di ricerca. Si definisce arte dato che il successo dipende molto più dall’esperienza, dall’intuito e dalla sperimentazione, che non soltanto dal seguire regole e tecniche da manuale, anche se è fondamentale conoscerle.

Una buona SEO richiede tempo e continua sperimentazione: se una strategia non funziona se ne deve adottare un’altra fino ad ottenere il posizionamento migliore possibile. (Non è un lavoro semplice ed ha i sui costi, quindi il mio consiglio è: diffida da servizi gratuiti o troppo economici)

3 principali fattori che incidono sul posizionamento su Google

  1. Le parole chiave
  2. I contenuti
  3. Esperienza utente e fiducia

1. Le parole chiave, come utilizzarle al meglio

Ormai è noto a tutti che le parole chiave hanno una grande importanza ed esse sono il perno attorno al quale ruotano tutte le altre azioni SEO. Va fatta quindi un’analisi approfondita per individuare le keywords con maggiore volume di ricerca per il settore di interesse e poi utilizzarle secondo i giusti criteri, senza esagerare, avendo sempre cura di mantenere il senso delle frasi e non annoiare gli utenti con inutili ripetizioni.

Gli elementi principali dove vanno posizionate le keywords sono:

  • il nome del dominio
  • il titolo di pagina nei meta tags (title)
  • la description nei meta tags
  • titolo della pagina e sottotitoli (h1, h2, h3 ecc.)
  • nel tag alt e title delle immagini

Però attenzione perchè il corretto uso delle parole chiave è molto importante ma da solo non è sufficiente per scalare il ranking di Google. Ci sono infatti più di altri 200 componenti o indicatori di classificazione.


Per approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo

Come fare una buona analisi delle parole chiave


2. I contenuti, una delle componenti più importanti

Google tiene in grande considerazione il valore che i contenuti hanno per l’utente che sta effettuando una ricerca e gli utenti stanno diventando sempre più esigenti. Se fino a poco tempo fa l’aggiornamento frequente poteva essere sufficiente per un buon posizionamento su Google, oggi non più. Gli utenti sono alla ricerca di contenuti autentici e desiderano che la navigazione sia intuitiva e che gli articoli siano ben studiati e ricchi di contenuti multimediali.

Abbiamo già visto che i tempi in cui era sufficiente riempire i siti con una raffica di parole chiave sono ormai lontani. Google, soprattutto con l’introduzione dell’algoritmo Hummingbird, riesce oggi ad andare oltre le parole chiave e riconoscere un ottimo contenuto da uno scadente. Riconosce l’intento di chi fa una ricerca e lo relaziona al contesto. Per questo un buon lavoro di copywriter può fare la differenza.

Un sito web con un’ottima prestazione tecnica, che si carica molto rapidamente, ottimizzato per il mobile è un sito ben realizzato ma non porterà risultati soddisfacenti se non ci sono contenuti in grado di attrarre il target di riferimento e di rispondere alle esigenze degli utenti.

Inoltre, ogni contenuto dovrebbe essere sempre condivisibile sui social media, aiutando ad attirare e trattenere i visitatori ed è la qualità dell’informazione che costruisce una comunità, creando un sottile collegamento tra ciò che il sito dice e ciò che il pubblico sta cercando.

Per approfondire l’argomento vai all’articolo

Come creare contenuti ottimizzati per un sito web

Per contenuto non si intende solo testo ma anche immagini, video, grafici ecc. 

Le immagini devono essere d’aiuto alla comprensione del testo, devono avere titoli e descrizioni appropriate, contenere parole chiave, sia a favore dell’usabilità che per una corretta indicizzazione nei risultati di ricerca per immagini.

Utilizzare i video è uno dei migliori modi per fornire informazioni utili agli utenti, ma sono anche un ineguagliabile mezzo di intrattenimento. Per questo il loro utilizzo è considerato un valore aggiunto per un sito. Quale modo migliore per presentare la propria attività di un video in home page? I visitatori hanno maggiori probabilità di acquistare un prodotto o di comprendere un argomento attraverso video e saranno invogliati a condividere questo tipo di contenuti. Questi video non devono necessariamente professionali, basta essere un po’ creativi ed originali e vale sicuramente la pena farli perché offrono un ottimo modo per affermarsi e creare un rapporto di fiducia con il pubblico, oltre ad aumentare i tassi di conversione del sito.

3. Esperienza utente e fiducia per guadagnare click

Il numero di click sul nostro link nelle SERP (pagine dei risultati di ricerca) può avere un impatto enorme sul posizionamento e l’unico modo per ottenere click effettivi da utenti reali è rendere attraenti i meta tag title e description, con call to action chiare e precise.

Le call to action sono degli inviti per il nostro visitatore a compiere un’azione che può essere sia un acquisto, per i siti di e-commerce, il download di un file, l’approfondimento di un contenuto da scoprire… dipende dalla tipologia del sito.

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Altre pratiche da seguire per il posizionamento sui motori di ricerca

– La SEO tecnica

Includere la SEO in fase di realizzazione del sito, perchè gran parte degli elementi che possono fare la differenza sono inclusi nella struttura delle pagine.

Il codice della struttura del sito deve essere creato con il giusto uso degli elementi semantici e dei tag che permettono ai motori di ricerca di leggere correttamente i contenuti ed indicizzarli secondo le nostre preferenze: header, content, navigation, sidebar, footer, p, alt, title, h1, h2, h3 ecc. Per questo i siti “fai da te” sono generalmente più difficili da posizionare.

Il sito deve essere assolutamente ottimizzato per i dispositivi mobili. Le ricerche effettuate da smartphone e tablet, infatti, hanno superato i metodi tradizionali e Google dal novembre 2016 ha introdotto l’indicizzazione “mobile-first” nei suoi criteri di ricerca. Ogni strategia SEO deve tenerne conto perché avere una struttura responsive non è più sufficiente e l’ottimizzazione per il mobile non è un’opzione ma è essenziale.

Site speed: il sito deve caricarsi velocemente. Un sito con un download lento vale poco, dato che la maggior parte degli utenti sarà propensa ad abbandonarlo prima che si sia finito di caricare. Quindi è importante scegliere un buon servizio hosting ed è comunque sempre meglio non esagerare con gli sfondi, le immagini pesanti, i javascrip, plugin ecc. soprattutto in home page e nelle pagine che vogliamo posizionare sui motori

I link in entrata (backlink) e in uscita sono molto importanti per determinare la popolarità del nostro sito, e di conseguenza aumentare il suo valore sui motori, ma devono essere selezionati con attenzione: evitare scambi di link con siti che non hanno niente a che vedere con l’argomento che stiamo trattando. I link in entrata devono essere collegamenti di approfondimento per l’utente ed essere quindi inerenti al contenuto da cui partono. Stessa cosa per i link in uscita.

Fare attenzione anche ai broken link (collegamenti sbagliati o che puntano a pagine o elementi di pagina inesistenti): più ce ne sono e più si viene penalizzati. E’ quindi utile controllare periodicamente anche i link in uscita perchè capita che i siti a cui si collegano possano aver eliminato la pagina o aver cambiato l’URL.

– Monitorare il posizionamento e le statistiche del sito

Seguire le linee guida per la SEO di Google è il modo migliore per avere successo anche con altri motori di ricerca, in quanto rimane ancora il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Ma non è facile perché Google sta cambiando costantemente i parametri di indicizzazione, fa spesso sperimentazioni creando un panorama SEO che è in costante mutazione. Tanto per fare un esempio, Google modifica il suo algoritmo di ricerca circa 500 volte l’anno. E’ quindi importante sapere quali modifiche vengono implementate e come possono influenzare le singole pagine di un sito web. Le tecniche SEO impiegate due o tre anni fa, oggi potrebbero non funzionare e questo può avere conseguenze importanti se non si interviene in tempo correggendo la strategia SEO.

Anche il monitoraggio periodico del sito è una pratica molto importante. Occorre analizzare le prestazioni e fare dei test per capire ciò che funziona per il sito, conoscere il pubblico e tenere d’occhio la concorrenza.

Quindi, una volta raggiunto un buon posizionamento non bisogna dare per scontato che si possa mantenere facilmente. Ci saranno altri siti che verranno ottimizzati per le stesse nostre chiavi di ricerca e magari riusciranno a farci perdere delle posizioni se non manteniamo aggiornati i nostri contenuti e se non monitoriamo costantemente la situazione.

STRUMENTI UTILI

Google mette a disposizione alcuni tools gratuiti e utili per l’ottimizzazione di un sito ed il suo posizionamento.

Lo  Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Ads è  utile per trovare idee per potenziali parole chiave o frasi correlate più pertinenti per il tuo mercato di riferimento.

Google Trends ti permette di scoprire quali sono gli argomenti di tendenza.

Google Analytics per analizzare le statistiche del sito

Google Search Console per registrare il sito e controllare l’indicizzazione ed eventuali problemi che possono incidere nel posizionamento

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Se vuoi approfondire ulteriormente, troverai altri articoli nella SEZIONE SEO di questo sito.

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